POS e PSC

Piano Operativo di Sicurezza e Piano di Sicurezza e di Coordinamento.
Servono davvero e sempre?

Piano operativo di sicurezza: il documento che il datore di lavoro dell'impresa esecutrice redige, in riferimento al singolo cantiere interessato, ai sensi dell'articolo 17 comma 1, lettera a), i cui contenuti sono riportati nell'allegato XV.

D.Lgs. 81/08 - Art. 89. - Definizioni

Il PSC è specifico per ogni singolo cantiere temporaneo o mobile e di concreta fattibilità; i suoi contenuti sono il risultato di scelte progettuali ed organizzative conformi alle prescrizioni dell'articolo 15 del presente decreto.

All. XV al D.lgs. 106/09 - Art. 2. - Piano di Sicurezza e di Coordinamento

Piano Operativo di Sicurezza (POS) e Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC) sono documenti fondamentali, stimano i rischi estabiliscono le misure di prevenzione per le attività nei cantieri di lavoro.
I documenti devono rispondere alle disposizioni legislative di riferimento, servono a dimostrare che nell’impresa sono state attuate le disposizioni previste nel D.Lgs.81/08.

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Cos’è il POS?

Il POS è il documento che il datore di lavoro dell’impresa esecutrice redige, in riferimento al singolo cantiere e contiene:

  • una valutazione dei rischi cui sono sottoposti i lavoratori dell’impresa;
  • informazioni sull'attività e sulle singole lavorazioni;
  • una descrizione delle attività, dell'organizzazione e dei turni;
  • un eventuale elenco di ponteggi, opere provvisionali e/o sostanze pericolose;
  • le misure di prevenzione e protezione da adottare per contenere o ridurre il rischio;
  • l'organizzazione della sicurezza dell’impresa relative a lavorazioni, macchine ed attrezzature;
  • un organigramma della sicurezza;
  • eventuali procedure richieste nel piano di sicurezza e coordinamento.

Sono previste fino a 3 fasi per presentare il piano operativo.

Fase 1. Il committente

In caso di appalto consegna il piano di sicurezza e di coordinamento alle imprese coinvolte nelle offerte per l’esecuzione dei lavori.
Prima che questi inizino, deve trasmettere il PSC a imprese esecutrici e lavoratori autonomi.

Fase 2. Le ditte esecutrici

Entro 15 prima dell’inizio lavori, il datore di lavoro deve consegnare il POS all’impresa affidataria e al Coordinatore per l’esecuzione dei lavori, questi verifica l’idoneità del documento e, qualora lo accetti, deve metterne in atto le direttive.

Fase 3. Le ditte subappaltatrici

Entro 30 giorni prima dell’ingresso in cantiere, il datore di lavoro dell’impresa affidataria consegna il documento al titolare dell’impresa che subappalta, questi si rivolgerà al Coordinatore per l’esecuzione dei lavori, come nel punto 2.

Cos'è il PSC?

Il Piano di Sicurezza e Coordinamento va allegato al contratto di appalto e illustra le fasi operative del lavoro, individua le situazioni più a rischio nel cantiere, ne prevede le azioni per la messa in sicurezza.

Il PSC coinvolge la figura del Coordinatore dei lavori in fase di progettazione (CSP), che redige il piano di sicurezza. Il Coordinatore dei lavori in fase di esecuzione (CSE), è la figura che valuta il piano di sicurezza, richiede eventuali integrazioni e verifica la corretta applicazione delle procedure di lavoro.

Il titolare dell’impresa deve assicurarsi che le disposizioni del PSC siano attuate e che il piano sia distribuito al RSPP, nonché alle figure coinvolte nella sicurezza del cantiere (responsabile dei lavori e coordinatori).

Il PSC include:

  • una descrizione dell’opera e del cantiere;
  • le indicazioni della collocazione geografica del cantiere;
  • i riferimenti dei responsabili per la sicurezza;
  • una relazione della valutazione dei rischi, con particolare riferimento ai lavoratori esposti a grandi rischi, con misure e procedure preventive e protettive, inclusi i dispositivi individuali;
  • le misure di coordinamento collettivo prescelte;
  • la durata dei lavori;
  • la stima dei costi per la sicurezza.

La stesura del PSC è evitabile per i lavori la cui esecuzione deve essere immediata, in situazioni di emergenza.

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