Ozono e norme sui clorofluorocarburi

Il buco dell'ozono si riduce
Ma gli adempimenti normativi ambientali restano difficili

L'immissione in commercio di prodotti e apparecchiature contenenti gas fluorurati ad effetto serra, di cuiall'allegato II, è pregiudizievole per gli obiettivi e gli impegni della Comunità e degli Stati membri in materia di cambiamenti climatici ed è quindi necessario limitare l'immissione sul mercato di detti prodotti e apparecchiature per quanto concerne la Comunità.

Regolamento (CE) n. 842/2006 Su taluni gas fluorurati ad effetto serra - Art. 1 par. 10

I clorofluorocarburi cominciarono ad essere usati dagli anni ’40 con varie funzioni: dagli spray ai frigoriferi agli isolanti negli edifici. Solo nel 1985 venne scoperto il buco nello strato di ozono sul Polo Sud e tali gas furono individuati come i responsabili della reazione chimica che nella stratosfera andava riducendo le molecole dell'ozono stesso.
La sua importanza è fuori discussione, svolge una funzione protettiva, agisce da filtro sulle radiazioni solari.
Da qualche decennio il fenomeno si sarebbe accentuato, lo strato protettivo si sarebbe ridotto ancora e con esso la protezione dell'uomo e dell'ambiente.

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Le origini del problema e la normativa

Nel 1987 i gas che distruggono l’ozono erano stati messi al bando dal Protocollo di Montreal, per alcuni anni si limitò l'uso di sostanze lesive.
Il Regolamento CE n. 842/2006, per esempio, si rivolge agli operatori delle seguenti applicazioni fisse: refrigerazione, condizionamento d'aria, pompe di calore mobili compresi i circuiti nonché i sistemi di protezione antincendio, che contengono gas fluorurati ad effetto serra.
Questi sono tenuti ad adottare tutte le misure fattibili sul piano tecnico e che non comportano costi sproporzionati per prevenire perdite di tali gas e riparare non appena possibile le perdite rilevate.

Gli operatori delle applicazioni contenenti 3 chilogrammi o più di gas fluorurati ad effetto serra devono redigere un registro in cui riportano la quantità e il tipo di gas fluorurati ad effetto serra installati, le quantità eventualmente aggiunte e quelle recuperate durante le operazioni di manutenzione, di riparazione e di smaltimento definitivo.
Inoltre devono mantenere un registro di altre informazioni come l'identificazione della società o del tecnico che ha eseguito la manutenzione o la riparazione, nonché le date e i risultati dei controlli compiuti.

Le buone notizie

Studio 54 offre consulenza sugli adempimenti normativi ambientali per le aziende, in osservanza delle normative nazionali e comunitarie che, come il Regolamento CE n. 842/2006, hanno permesso che dal 2010 nessuna fonte nota di clorofluorocarburi esistesse più sulla Terra.
La sostenibilità ambientale è un fattore di rilevante importanza per la salvaguardia del nostro futuro, ma per una volta iplomazia e cooperazione internazionale hanno portato a risultati importanti a favore dell'ambiente.

Dall'ultimo rapporto sul buco nell'ozono, nel 2018, si evinse che si sta restringendo proprio grazie al bando delle sostanze che lo erodono e dalle rigorose normative che le aziende sono tenute a rispettare.
Se il recupero procederà con questo ritmo, nell'emisfero settentrionale e alle medie latitudini l'ozonosfera sarà completamente riparata entro il 2030, nell'emisfero australe entro il 2050 e nelle regioni polari entro il 2060.

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